Referendum in Kurdistan
In questo periodo in cui si sta attuando un referendum in Kurdistan (è stata infatti plebiscitaria la vittoria del ‘sì’ per ottenere l’indipendenza dalla Turchia) i mercati petroliferi internazionali sono in tensione per le eventuali possibili conseguenze di questa situazione, in particolare per quel che riguarda eventuali contromosse da parte della Turchia. Per questo motivo nella giornata di ieri il presidente della Turchia Erdogan ha minacciato di chiudere un oleodotto che permette ai curdi di esportazione il greggio. In Italia Invece in Italia, ieri Eni ha deciso di effettuare un rialzo del carburante e dopo di lei ci sono stati questa mattina altri aumenti. Sembrerebbe infatti che Esso e Tamoil abbiano aumentato di un centesimo di euro al litro i prezzi di benzina e gasolio. IP ha invece effettuato un aumento di 7 millesimi di centesimo di euro per la benzian verde e di un centesimo di euro per il diesel. Prezzi medi osservati Questi sono i prezzi presi in media sono stati comunicati dai gestori dell’Osservatorio prezzi del ministero dello Sviluppo economico, rilevati su circa 13mila impianti di rifornimento in tutta Italia alle 8 di ieri mattina : La benzina self service sembra rimanere stabile a 1,521 euro al litro (alle pompe bianche 1,497), il diesel è a 1,366 euro al litro (e per le pompe bianche 1,341). La Benzina con il rifornimento servito è a 1,639 euro al litro (-2 millesimi, nelle pompe bianche 1,538), invece il diesel è a 1,487 euro al litro (-1 millesimo, e alle pompe bianche è 1,383). Il Gpl 0,621 euro per litro ( pompe bianche a 0,606), per il metano siamo a 0,961 euro al kg (-1 millesimo, e nelle pompe bianche a 0,950).
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Chi fino ad oggi dimenticava di pagare il bollo auto, poteva sperare di non ricevere cartelle per dieci anni, dopodichè si prescriveva, ma con una Sentenza della Corte di Cassazione si è abbassato il limite della prescrizione a tre anni.
il bollo auto Infatti la notifica di pagamento per le mancate somme versate arretrate per il bollo auto ha un limite, entro tre anni, altrimenti da adesso il bollo dopo 36 mesi si prescrive . Questo è stato deciso con la sentenza della cassazione n. 20425/2017 la quale fornisce agli automobilisti che devono pagare il bollo degli spiragli di speranza. Se avete delle cartelle di pagamento che sono state consegnate dopo tre anni dal mancato pagamento esse sono infatti illegittime e diventa quindi possibile fare ricorso. Calcolare i tre anni I tre anni però sono da calcolare dal primo giorno dell’anno successivo alla data di scadenza del bollo. Infatti se avevate il bollo scaduto il 16 luglio 2016, il conteggio dei tre anni verrà effettuato dal primo gennaio 2017 e in conseguenza la tassa di riscossione di mancato pagamento potrà essere inviata solo fino al 31 dicembre del 2019. Se però in questo tempo non vi giunge nessuna notifica di pagamento, scatta la prescrizione e non sarete quindi soggetti più ad alcun pagamento. Si deve fare ricorso Se però la notifica arriva dopo il tre anni, anche se non siete soggetti a pagamento, bisogna però presentare ricorso entro i 60 giorni dalla data di ricevimento della cartella esattoriale altrimenti se non si fa ricorso si dovrà lo stesso versare quanto dovuto. Il ricorso dopo tre anni va fatto alla Commissione Tributaria Provinciale ed entro 60 giorni dalla data di ricezione della notifica di pagamento. A dieci anni invece rimane inviariata la prescrizione per gli atti giudiziari. |